Stralcio articolo di Repubblica del 24 novembre 2017

“Nello scavo di tre ambienti collegati alla Schola, nella parte posteriore dell’edificio, nel lapillo vergine sono emerse una serie di anfore intatte che dovevano contenere olio, vino e salse di pesce: un’anfora presenta iscrizioni dipinte in cui si leggono numeri, a indicare i quantitativi, e, verosimilmente, il prodotto contenuto. L’uso come deposito dell’ambiente è confermato dai graffiti visibili su una delle pareti dell’ambiente, che ribadiscono l’attività di stoccaggio.”

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